Il Vaisakhi è una delle festività più importanti per la religione Sikh. Essa riunisce in Italia circa 70.000 immigrati originari del subcontinente indiano, soprattutto del Punjab (per numero di presenze l’Italia è la seconda comunità in Europa dopo la Gran Bretagna). La festa cade verso la metà di aprile ed è occasione, secondo l’antica festa della primavera, per ringraziare dei raccolti agricoli ottenuti; ricorda inoltre la Khalsa, ovvero la nascita di questa religione e la costituzione della comunità di fedeli.
Le strade sono invase da un tripudio di aromi, colori sgargianti ed inni sacri rivolti al Libro Sacro, il Guru Granth Sahib, custodito all’interno di un carro decorato con fiori e simboli sacri. Il carro verrà fatto sfilare per le vie della città e migliaia di fedeli sfileranno dietro di esso a piedi scalzi in segno di devozione. Durante la processione, il Nagar Kirtan, vengono offerti cibo e bevande agli astanti per sottolineare la natura di collaborazione e condivisione tipica di questa comunità.
Viene inoltre allestita una cucina comunitaria, il langar, come quelle presenti nei gurdwara, i luoghi di culto Sikh. Nei langar si offre cibo a credenti, pellegrini e visitatori, invitando chiunque a sedersi a terra in segno di uguaglianza.
E’ impossibile non lasciarsi trascinare dall’atmosfera gioiosa e rilassata che si viene a creare, e diviene estremamente facile dimenticarsi delle differenze culturali che ci contraddistinguono, lasciandoci vivere almeno per un momento la dimensione di abitante della terra.